Capita spesso che esistano informazioni contrastanti sul fatto che un alimento faccia bene o possa nuocere alla propria salute. Per questo motivo, si è spesso in dubbio se consumare o meno alcuni cibi nella dieta.
In alcuni casi, invece, si assiste al sedimentarsi – e al dilagare – di errate informazioni in merito agli effetti di un alimento, tant’è che alcune persone eliminano del tutto determinati cibi dalla propria alimentazione.
Data la complessità del tema, una premessa appare doverosa e riguarda il fatto che è raro che ci siano alimenti che facciano male – o bene – in assoluto. Infatti, la maggior parte degli alimenti richiede una visione più ampia per definire se il loro consumo sia salutare o meno. Pertanto è di fondamentale importanza guardare al quadro generale e valutare un alimento nell’ambito dell’intera dieta, e non in modo isolato.
Ad esempio, le carote sono comunemente considerate salutari. Contengono fibre, betacarotene, vitamina C e altri antiossidanti e sostanze benefiche. Mangiare una o due carote al giorno, nell’ambito di una dieta equilibrata, è quindi un’abitudine sana. Tuttavia, non sarebbe salutare mangiare solo carote o consumarne in quantità eccessive e ogni giorno.
Il punto principale è che la salute derivante dall’alimentazione non è il risultato del consumo di un solo tipo di cibo. Ma è il risultato del consumo costante di una varietà di alimenti diversi che favoriscono la salute.
Gli alimenti “buoni” e ingiustamente bistrattati
Negli ultimi anni, la cattiva informazione in fatto di alimentazione si è concentrata maggiormente su alcuni alimenti, con l’effetto di vederli messi al bando dalla dieta di tante persone.
Tra questi va sicuramente citato il latte, colpevole di essere un alimento non digeribile. Tuttavia, ad eccezione dei soggetti che soffrono di intolleranze specifiche, il consumo di latte è alla base di una dieta sana poiché apporta proteine, calcio, vitamina B12, potassio e altri nutrienti indispensabili per la salute dell’organismo. Chi desidera sapere se il latte fa male può trovare le giuste informazioni sul sito di divulgazione scientifica Lattendibile.it, una delle più autorevoli voci in materia.
Anche i prodotti a base di soia sono stati spesso incolpati di minare la nostra buona salute. A causa della presenza di sostanze simili che possono interferire con gli ormoni riproduttivi umani, alimenti come il tofu sono tacciati di essere nocivi, anche per via del modo in cui la soia viene coltivata e lavorata.
Tuttavia, le leggi che regolano gli alimenti sono molto diverse nei vari Paesi, pertanto conoscere la provenienza dei prodotti è fondamentale. Inoltre, le “prove” della dannosità di questi alimenti sono spesso estrapolate dal contesto e quindi del tutto fuorvianti.
Al contrario, gli esperti affermano che una porzione di prodotti a base di soia, come il tofu, se consumata due o tre volte alla settimana è del tutto salutare e può essere un’ottima fonte proteica, soprattutto per i vegetariani o i vegani.
Tra i cibi vittime della mala informazione alimentare troviamo anche le uova, a causa del loro elevato contenuto di colesterolo. Tuttavia, gli studi dimostrano che i livelli di colesterolo nel sangue non dipendono esclusivamente dagli alimenti che si assumono. Inoltre le uova sono un’ottima fonte di proteine e grassi, oltre che di altre vitamine e minerali pertanto, anche in questo caso, si tratta di un alimento di per sé sano, di cui però è bene non abusare.
Anche le noci sono spesso bandite dalle tavole degli italiani, probabilmente a causa delle diete a basso contenuto di grassi che si sono sviluppate negli anni ’80 e ’90. Infatti i programmi per la perdita di peso della vecchia scuola consideravano un problema il fatto che le noci fossero ricche di grassi e ad alta densità energetica.
Ancora una volta, questo tipo di raccomandazione non fornisce una visione a 360°. Infatti, una piccola manciata di noci può essere consumata nell’ambito di una dieta equilibrata e apporta all’organismo numerosi nutrienti salutari per l’organismo.
A riprova di ciò, studi scientifici hanno dimostrato che, grazie ai grassi, alle fibre alimentari, alle vitamine e ai minerali, la frutta a guscio svolge un importante ruolo nel ridurre il rischio di malattie cardiache.
A chiudere la lista dei principali alimenti vittime della disinformazione, ci sono poi i cibi contenenti glutine. Sebbene questa sostanza si riveli un problema per i soggetti che soffrono di intolleranza o celiachia, il glutine non è da bandire dalla dieta.
Infatti, è errato pensare che i prodotti alimentari con la dicitura “senza glutine” siano più salutari dei cibi che normalmente lo contengono.
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